Governo: no di Mattarella al governo Conte. Fallite le trattative
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Governo, no a Conte. Mattarella chiama Cottarelli

Giuseppe Conte

Governo, Giuseppe Conte al lavoro: ultime ore di trattative, poi il no di Sergio Mattarella. È già finita la legislatura Lega-M5s. Mattarella: “Ho assecondato questo tentativo, ho accettato tutte le proposte tranne quelle per il ministro per l’Economia”.

GOVERNO – Ufficiale, è già finita l’esperienza Conte. Come reso noto da Zampetti, le trattative tra il candidato premier e il capo dello Stato sono fallite.

A poche ore dalla fine delle trattative con Conte, Mattarella ha chiamato Cottarelli, uomo politico filo-europeo che rispecchia in effetti il pensiero di Mattarella.

Governo: la giornata di Conte e Mattarella

Tanta amarezza nel brevissimo messaggio di Giuseppe Conte, tanta determinazione invece in quello di Sergio Mattarella che ha voluto chiarire punto per punto tutte le fasi della trattativa con la Lega e il Movimento 5 stelle.

Come temuto da Salvini e Di Maio negli ultimi giorni, a far fallire la trattativa è naufragata per la distanza tra Conte e Mattarella sul nome di Conte, indicato come unico profilo accettabile per il ruolo di ministro dell’Economia.

Sergio Mattarella: “Ho agevolato in ogni modo il cammino di questo governo”

Queste le parole di Sergio Mattarella al termine dell’incontro con Giuseppe Conte:

Dopo due mesi si è manifestata una maggioranza tra Lega e M5s che sono giunti all’intesa dopo un ampio lavoro programmatico. Ho agevolato in ogni modo il loro cammino, ho atteso i loro tempi per la stesura del programma pur sapendo che questo mi avrebbe portato critiche.

Ho accettato il nome del premier superando il fatto che non fosse eletto in Parlamento. Nessuno può sostenere che io abbia ostacolato il governo definito del cambiamento. Al contrario, ho accompagnato questo cammino.

Avevo fatto presente al presidente incaricato che per alcuni ministeri avrei prestato un’attenzione particolarmente alta. Questo pomeriggio il professor Conte, che apprezzo e ringrazio, mi ha sottoposto la lista dei ministri. In questo caso il Presidente della Repubblica svolge un ruolo di garanzia che non può subire opposizione.

Ho accettato tutte le proposte tranne quella per il ministro dell’Economia. Ho chiesto per quel Ministero un esponente politico coerente al programma, un uomo che non sia visto come simbolo della possibile uscita dell’Italia dall’Euro. A fronte di questa mia sollecitazione ho registrato indisponibilità a ogni altra soluzione e il premier incaricato ha lasciato il mandato.

La nostra posizione sull’euro ha avuto ripercussioni sul mercato. Le perdite in Borsa bruciano risorse e risparmi delle nostre aziende e di chi ha investito. Ho fatto di tutto per far nascere un governo politico ma ho anteposto la Costituzione. La nostra adesione all’Euro è un tassello fondamentale.

Alcune forze politiche vogliono elezioni anticipate. Valuterò lo scenario. Nelle prossime ore prenderò l’iniziativa“.

Sergio Mattarella
Sergio Mattarella (fonte foto http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Foto&key=18369#&gid=1&pid=1)

Giuseppe Conte: “Ho profuso il massimo sforzo in un clima di piena collaborazione”

Di seguito le dichiarazioni di Giuseppe Conte al termine dell’incontro con Mattarella che ha sancito il fallimento dell’incarico assegnato al giurista da Salvini e Di Maio:

Ringrazio il presidente della Repubblica per avermi conferito il mandato e ringrazio Di Maio e Salvini per aver indicato il mio nome. Ho profuso il massimo sforzo per adempiere a questo compito e vi assicuro di averlo realizzato in un clima di piena collaborazione. Grazie a tutti”.

Nelle ore che hanno preceduto l’incontro, Conte aveva ribadito come, in caso di no sul nome di Savona, avrebbe rinunciato al suo incarico.

Questo il video della diretta dal Quirinale:

Arrivato al Quirinale nel pomeriggio Giuseppe Conte ha incontrato Mattarella con il quale ha avuto un lungo colloquio. Nodo della questione, ormai noto, il nome di Savona, sul quale il Presidente avrebbe posto il proprio veto complicando e non poco il lavoro al premier incaricato che alla fine non è riuscito a ottenere il via libera dal capo dello Stato.

Al Colle si sono presentati anche Matteo Salvini e Luigi Di Maio, una scelta inconsueta visto che l’unico referente doveva essere Giuseppe Conte.

Giuseppe Conte
Fonte foto: http://www.quirinale.it/elementi/

Luigi Di Maio: “In questo Paese è inutile votare”.

Intervenuto sulla propria pagina Facebook, Luigi Di Maio ha così commentato il fallimento della trattativa per la formazione del Governo: “Abbiamo progettato tanta roba, non ci è stato permesso di metterlo in pratica, eppure noi e la Lega rappresentiamo la maggioranza in Parlamento. Eravamo pronti a governare ma ci hanno detto no. Perché? Perché l’Europa era preoccupata da un uomo? Diciamolo chiaramente, è inutile andare a votare, in questo Paese il governo lo scelgono le lobby. È una cosa inaccettabile. Non possiamo stare qui a guardare.

Governo: non sono bastati i moniti di Salvini e Di Maio

Salvini nelle scorse ore è parso visibilmente infastidito dagli ostacoli incontrati sul nome di Paolo Savona, indicato come ministro dalla Lega, e ha minacciato il ritorno alle urne. La strategia di Salvini non ha convinto Mattarella a fare un passo indietro.

In questo clima di guerra fredda Giuseppe Conte ha cercato una soluzione gradita a tutti che potesse sbloccare la situazione e dare finalmente il via al suo governo.

Matteo Salvini
Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 28 Maggio 2018 8:38

I problemi di Conte: nodo Savona e dubbi sulla maggioranza

nl pixel